ACQUARIOFILIA
I PESCI GARRA RUFA
Garra rufa (Heckel, 1843), è il nome scientifico di un piccolo pesce diffuso nelle acque dolci del sud della Turchia, dell'Iraq, della Siria, della Giordania e nel bacino idrografico del Tigri e dell'Eufrate, appartenente alla famiglia dei Ciprinidi.
Nonostante sia conosciuto ed utilizzato da tempo come pesce dottore in tutto il Medio Oriente, per la cura temporanea di svariati problemi dermatologici come la psoriasi e neurodermatiti varie, in Italia è ancora semisconosciuto.
G. rufa, noto anche come Discognathus obtusus, è classificato come specie subtropicale, e vive in acque con temperature comprese tra i 15 e i 28 °C. Vive in ambienti eterogenei, come stagni, laghi, canali e paludi, pascolando sul fondo tra la vegetazione e il sedimento.
E' una specie onnivora e tra gli acquariofili è considerato come il miglior mangia-alghe che ci sia. Quando si immerge una mano in una vasca i piccoli pesci l'assalgono immediatamente, si nutrono infatti di piccoli porzioni della nostra pelle, levigandola meglio di qualsiasi cosmetico, e in alcuni casi risolvono temporaneamente, come gia accennato, disturbi della pelle di media entità, con i benefici che possono prolungarsi anche per molti mesi, sino a 8 secondo alcuni studi ufficiosi. Ricordiamo infatti che la psoriasi è una malattia autoimmune e la completa guarigione non è al momento possibile. Sembra che abbiano nella loro saliva delle molecole ad azione cicatrizzante, tra queste un enzima chiamato ditranol (tuttavia tale molecola non è stata trovata nella saliva dei pesci), azione peraltro descritta sin dalla loro scoperta, avvenuta, sembra, nel 1917 nella località turca di Kangal. In quell''occasione un pastore con una ferita ad una gamba, si immerse in delle pozze molto calde, molto povere dal punto di vista trofico, e ottenne dei benefici dai massaggi dei pesci G. rufa.
Ovviamente che chi ha speculato e ha gridato al miracolo, tanto che ora nella località sorgono delle strutture adatte a ricevere 3.000 persone all'anno. Tale massiccia presenza ha contribuito al cambiamento delle abitudini alimentari della specie, e anche se alimentata normalmente, conserva le abitudini antropofaghe. Secondo Fevzi Bardakci, biologo presso la Turkey’s Adnan Menderes University, la pelle umana è stata davvero una gran fortuna per i pesci. Bardakci è autore di uno studio (vedere bibliografia) che ha trattato di una delle due specie trovate nelle pozze calde presso kangal. La temperatura dell'acqua delle pozze si aggira sui 35°C e rimane costante tutto l'anno, a differenza di altri corsi d'acqua presi in considerazione dallo studio, come il fiume Topardiç, la cui temepratura delle acque fluttua durante l'anno. Gli esemplari che vivono nelle pozze di acqua calda a 1.600 metri di altitudine, raggiungono la lunhezza di 73.5 ± 10.61 mm ed un peso di 2.75 ± 0.35 grammi. Mentre quelli che vivono nelle acque del fiume Topardiç sono mediamente lunghi 97 ± 18.38 mm e pesano mediamente 11.15 ± 4.45 grammi. La differenza per esemplari della stessa specie ma che vivono in ambienti diversi è notevole.
Nella figura sopra è evidenziato l'andamento dell'indice GS (indice gonadosomatico) espresso in %, che indica semplicemente il rapporto tra il peso delle gonadi e il peso corporeo. Si tratta di uno dei tanti indici utilizzati nel biomonitoraggio delle specie. La stessa figura si riferisce al periodo Maggio - Dicembre dell'anno 1991. Ebbene solo nel periodo che va da Settembre a Dicembre l'indice GS coincide. Questo perchè nel periodo indicato le gonadi degli esemplari che vivono nelle acque del fiume Topardiç scendono di volume, mentre durante il periodo estivo raggiungono anche l'8% in termini di peso. Invece negli esemplari che vivono presso le pozze di acqua calda tale valore non supera il 2% in termini di peso corporeo. Eppure il 90% dei visitatori arriva in estate e i pesci dispongono di un supplemento nutritivo notevole. Come si spiega allora questa discrepanza?
Ebbene secondo gli autori dello studio stiamo assistendo ad un rapido processo di speciazione, indotto in parte anche dall'uomo che ha cambiato le abitudini alimentari della specie, e in parte da condizioni ambientali locali. Forse la temperatura elevata
delle pozze sopprime la vitellogenesi e il processo di maturazione, da cui un basso valore dell'indice GS nel periodo estivo.
In conclusione
quello che ci preme sottilineare è che abbiamo a che fare con dei pesci sicuramente simpatici e dalle originali abitudini alimentari, che possono contribuire ad alleviare molti sintomi di malattie dermatologiche di origine autoimmune come la psoriasi, ma sui quali purtroppo si specula per ragioni prettamente commerciali. Speriamo, con questo articolo, di aver aiutato coloro che in questi giorni ci hanno chiesto delucidazioni dopo aver visto i simpatici pesci all'interno della trasmissione Linea Blu andata in onda sabato 23 Ottobre 2010.
BIBLIOGRAFIA
- Martin Grassberger, W. Hoch - Ichthyotherapy as Alternative Treatment for Patients with Psoriasis: A Pilot Study. In: Oxfordjournals.org
- Mossman, M. (2007) Fish that go Skin-Deep. Scientific American n. 296
- Ozçelik S, Polat HH, Akyol M, Yalçin AN, Ozçelik D, Marufihah M - Kangal hot spring with fish and psoriasis treatment. J Dermatol. 2000 n. 27(6):386-90
- F. Bardakci, Ü. Ozansoy, E. Koptagel - A comparison of oogenesis under constant and fluctuating temperatures in Doctor fish, Garra rufa Heckel, 1843 (Teleostei: Cyprinidae). World Wide Web Journal of Biology. Gennaio 2010
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